Straight to the future

Don’t worry, be happy e’ il titolo di un brano di Bobby McFerrin.
Happiness translates to felicità; questa sconosciuta, questa sensazione che devi vivere senza sentirti mai arrivato, perchè è come l’amore, quando ne parli rovini la magia.
C’e’ il guaio che se abbassi la guardia e dimentichi di costruire su valori che contano veramente, quel che si ottiene non è probabilmente felicità vera quanto un qualcosa che gli si vorrebbe far assomigliare.
Come quando si afferma: “Non parlare troppo di quello che fai, fallo e lascia che parli per sè”
Beh ok e tutta ‘sta pappardella introduttiva a che pro?
E’ di poco la notizia che il famoso interprete della serie Ritorno al Futuro, Michael J. Fox, comparirà in tv in uno show settimanale sull’emittente statunitense ABC dal titolo “Le avventure di un inguaribile ottimista”
Michael non ha perso la vena scanzonata che mostrava sul set cinematografico nemmen quando si è trovato a che fare col Parkinson.
Anzi affermò nel 2001 che se qualcuno si fosse presentato a offrirgli la possibilità di vivere gli ultimi dieci anni senza questo disturbo, forse non avrebbe accettato, perchè lo ha aiutato a diventare una persona migliore; il suo ottimo saggio nel quale ne parla, guarda caso è intitolato “Un uomo fortunato”
Del resto è noto che l’eccessiva spensieratezza come l’ipocondria non sono propriamente posizioni favorevolmente producenti.
Concordo in pieno con una sua affermazione:
“Your happiness grows in direct proportion to your acceptance and in inverse proportion to your expectations.”
Nel 2001 ci si pose una deadline al 2010 per la cura al Parkinson, anche tramite gli sforzi di una fondazione che porta il suo nome; beh forse non gliela facciamo, però chi ben comincia è a metà dell’opera. Alla fin fine ciò che conta è cercare la giusta strada, non è detto serva una Delorean per arrivare a destinazione nel più breve tempo possibile, ciò che conta è la determinazione nel volerci arrivare. Soon or sooner.