Ordunque

Lettera di un mio fan:
“Beh? Come mai non scrivi più sul b-log? Era cosi’ bello, intrigante, trasudante qultura da tutti i bit, con effetti speciali e colori ultravivaci (cit.), avevamo pure interrotto l’abbonamento a Linus tanto leggevamo te. Non è che magari ti sei messo a scrivere altrove e non ci dici niente? Non puoi far così però eh. Che diamine.”

Poco tempo?
Pochi argomenti?
Poca voglia?
Poca hontas?
Un poco tutto. Scrivo altrove? hmmm qualcuno che mi sta leggendo ora forse sa la risposta.
Per l’abbo a Linus non vi preoccupate, al limite ve lo rimborso io.

Fermo restando

A proposito di frequenze radiotelevisive:

Europa7, Di Stefano: il 1 luglio non si parte (qua tutta la storia)
…Mercoledi’ primo luglio Europa 7 dovrebbe partire con le trasmissioni, dopo il contenzioso iniziato nel 1999 per ottenere le frequenze assegnate: “Noi dal 1999 abbiamo diritto a tre canali, l’unico modo per avere una rete nazionale in analogico – ha detto Di Stefano -. Ora si pretende che noi, con una sola frequenza messa a disposizione, facciamo una rete nazionale…

Ma che c’importa, tanto in Lazio già c’hanno rete4 sul gigitale terrestre, alta qualità visiva, lanciati verso un glorioso e sfavillante futuro come suppaman.
Intanto la Fnsi ha indetto per il 14 luglio uno sciopero dell’informazione tv contro il decreto sicurezza che prevede un ribaltone in tema intercettazioni: il direttore del TG4 Fede ha dichiarato non aderirà (è coerente, non ha senso protestare contro qualcosa con cui si è d’accordo) affermando: “Fermo restando il rispetto che ho per gli organi sindacali (quando non siano politicamente ispirati) – conclude Fede – non aderirò allo sciopero”

Resistenza

Click x ingrandire

Click x ingrandire

Ieri, sabato 27, una manifestazione (link) (no, non il Gay pride di Genova) a favore della libertà di espressione in quel di Lecco ha visto una discreta folla fare professione di resistenza non solo contro soprusi e ingiustizie ma anche contro la pioggia. Un diluvio si è scagliato sopra ‘quel ramo del lago di Como etc.’, misto a grandine, che ha costretto gli oratori al microfono ad alzare la voce anche per sovrastare gli scrosci sui tendoni/ombrelli, fra occasionali sirene dei VdF. Si potrebbe essere tentati di ritenersi dispiaciuti che il mal tempo “abbia rovinato la manifestazione” invece, a mio parere, è stata questa una riprova della riuscita, perchè proprio nonostante la furia degli elementi, via via crescente, la folla presente dall’inizio non è andata diminuendo notevolmente, o addirittura dissolvendosi nel bel mezzo degli interventi. Nè si sono volatilizzati gli oratori, fra essi il coraggioso (in ogni senso) Paolo Borsellino e Beppe Englaro.

Matematica

PauraNo, non c’entra con le prove d’esame, che iniziano oggi (fra le tracce, Svevo, l’amore e intergnènt)

La Merkel ha affermato: ricontare i voti in Iran. Non è a mio parere la scelta migliore: e se dopo il riconteggio il vincente uscente è lo stesso che facciamo? Dall’oriente, i Guardiani e l’Ayatollah ribadiscono: brogli non significativi, voto corretto.
Sostanzialmente non è una bella idea ricontarli tutti, perchè nonostante alcuni inghippi e rigirii che forse si sono verificati, a mio parere Ahmadinedjad mantiene un buon numero di preferenze; anche nella nostra Italietta c’e’ un pres.del cons. eletto democraticamente con una maggioranza che non è un plebiscito, però…
Non è questo il modo più diretto per affrontare quello che sta accadendo nelle piazze e vie di Teheran.
Un paese dove esiste la ‘Tassa sulla pallottola’: un deceduto in una manifestazione di piazza può essere restituito alla famiglia in cambio di 3000 dollari. Cominciamo da qua.
Il tg dell’emittente Sky ha proposto tempo addietro un sondaggio ai telespettatori:
“Dopo le violenze a Teheran, è giusto mantenere l’invito al ministro iraniano al vertice di Trieste?”
Una larga maggioranza ha votato No, io invece sono per il Si. Perchè non è che se non lo s’invita s’offende; io, mettendomi nei panni di uno dei partecipanti al vertice, seduto al mio tavolino con avanti microfono bottiglia d’acqua e targhetta col nome, prenderei parola proferendo: “Intendo porre un breve quesito al ministro Iraniano: E mò che famo?” (mettendo in crisi il traduttore simultaneo).

E sempre riguardo ad elezioni, i ballottaggi hanno consegnato alla provincia di Milano un presidente di schieramento opposto all’uscente di centro sx, Podestà di centro dx, il quale ha affermato: “Riformare la regolamentazione riguardo ai ballottaggi: se al primo turno uno ha il 49% con 10 punti di vantaggio sull’avversario, dargliela vinta subito”
Paura eh? Ha temuto di non farcela, beh ora che è stato eletto le auguro Buon Lavoro. Io ribalterei la sua questione: ho avuto il 49%, perchè non ho superato il 50? sono due cifre differenti, e oltretutto 50%+1 = maggioranza. La matematica non è un opinione.

E ancora sulla politica, Franceschini si candida alla guida del PD, affermando: “Non voglio lasciare il partito nelle mani di qualcuno che c’era prima di me, Molto prima di me.”
Fa rima con progressismo? Se fra quei qualcuno ci sono anche i nostalgici del marxismo di fine ottocento, allora si.
E se fra quelli ai quali non vuol lasciare il partito mi mette dentro anche la Binetti, allora forse forse un mio voto se lo prenderà anche, caro Franceschini. La laicità è un termine proibito in certi paesi ove il potere dello stato è sottoposto al potere clericale (teocrazie) es. alcuni stati del medio-oriente, come l’Iran, ma anche da noi che pure saremmo più libertari (ah si?) pare far una fatica ad attecchire.

E per finire, il gruppo L’Espresso querela il pres.del cons.
Il quale se la è un poco cercata, perchè a mio parere è troppo facile prendersela con quei “poveri comunisti” di Repubblica, meglio sarebbe interpellare il Corriere, o il Wall Street Journal, o ancora il Times e Famiglia Cristiana; se son rossi questi… che poi gira pure la voce del complotto ai suoi danni.
Nulla è da escludere; ad es. perchè il Times, notoriamente vicino ai conservatori sostenitori del liberismo economico, si è “svegliato” da un po a questa parte, assieme ad altri? Al proposito, cade a fagiuolo un articolo di Paolo Barnard

Latinorum

Dat veniam corvis, vexat censura columbas.
(la censura risparmia i corvi e tormenta le colombe)
Decimo Giunio Giovenale, Satire.

Ab tam tenui initio tantae opes sunt profligatae.
(Da così modesto inizio furono sconfitte ricchezze così grandi)
Cornelio Nepote, Pelopida.

Spesso la virtù, che alberga anche nell’uomo povero e modesto, è superiore alle ricchezze, e ha il sopravvento su di esse.

Le parole dell’iniquo che è forte, penetrano e sfuggono. Può adirarsi che tu mostri sospetto di lui, e, nello stesso tempo farti sentire che quello che tu sospetti è certo: può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile.
Manzoni, Promessi Sposi, VII

Stat sua cuique dies
(Ad ognuno è dato il suo giorno)
Virgilio, Eneide.

indipercui “Carpe Diem”

Per finire, manifestazione di malcontento durante il comizio del pres.del cons. a Cinisello Balsamo, ove il premier ha risposto con affermazioni tipo “Poveri comunisti”.
Video qua, e qua, qui, e ancora qui, e per finire qua.
C’e’ qualcosa da dire? No. Parlano i video.
“Siamo antropologicamente diversi”
“Mi fate pena, ci fate pena, ci fate disgusto”
“Non avete dignità, non sapete cos’è la nobiltà d’animo, non sapete cos’è la democrazia, non sapete cos’è la libertà”

Prego s’accomodi

Pulizia e precisione è il dettame del perfetto serial killer.
Si possono definire assassini seriali (seppur in regime di legalità) anche coloro che danno esecuzione a una condanna a morte, negli stati ove è ancora in vigore.
E proprio riguardo la precisione rispolveriamo un articolo di marzo su Il Corriere, dove si parla di un sistema organizzato in Cina per gestire le casistiche di donazioni organi dei condannati a morte: il condannato sale su un bus diretto all’ospedale deputato all’espianto e l’esecuzione avviene “on board”. Questa si che è organizzazione.
Ultimamente poi la grande Cina ha deciso di abbandonare l’esecuzione tramite colpo alla nuca in favore dell’iniezione letale, come metodo più “umano” rispetto ad un metodo un poco “barbaro”.
Anche qua, quantomeno è più comodo sdraiarsi sul lettino e addormentarsi pian piano senza accorgersi che il cuore si ferma e i polmoni smettono di funzionare (quando va bene) anzichè affrontare la morte di petto, un colpo e via. E poi tutto il sangue da pulire?
E a proposito di comodità, il 15 sera avanti il Duomo il palazzone che ospita le librerie Mondadori vedeva sistemati comodi la ministra Gelmini, Confalonieri e Mario Giordano, per la presentazione dell’opera letteraria di quest’ultimo: sono d’accordo con quanto afferma lui stesso in un suo articolo, è stata una presentazione brevissima.
Vari presenti, fra cui anche docenti, hanno manifestato abbastanza tumultuosamente (ma senza ferire fisicamente) il loro malcontento alla minestra di sinistra ministra Gelmini (video), relativamente alle sue intenzioni in campo scolastico: gravissimo atto lamentare un malcontento, poi lo prevede pure lo statuto del Partito Nazionalista, se lo dicono loro.
Nel suo articolo Giordano fa alcune affermazioni che mi permetto di commentare morbidamente:
“…hanno cominciato a sgranare il loro repertorio consueto di slogan e insulti, ed è stato impossibile continuare. Arrivederci e grazie: già fatto? Verrebbe in mente Pic Indolor, se non che un po’ di dolore, in effetti, penso di averlo sentito
Pensi a quanto dolore sente chi è costretto a sperare in D’Alema.
Temo, per altro, che fra di loro si nascondano diversi insegnanti. E questa la dice lunga sulle condizioni in cui versa la nostra scuola…”
Ehh questi maledetti docenti sessantottini, pure le private ne son piene, è un indecenza. E’ vero che il “Sei Rosso” degli anni settanta non è un invenzione, però se mi sostiene che anche i 100 delle scuole sicule che valgono come i 70 da Roma in su è colpa di tanti sessantottini me lo deve argomentare ben bene, lasciando da parte le ideologie. E’ vero che la scuola nostrana attuale soffre di alcuni problemi, il modus d’intervento della Gelmini per sanarla è quello più adatto?
Può un insegnante impedire che si presenti un libro? Anzi, di più: può una qualsiasi persona civile impedire che si presenti un libro?
Certo che si può, siamo in democrazia ergo ognuno fa quel caffo che gli pare, lei è libero di sdegnarsi dell’accoglienza ricevuta. Pensi che nell’antica Grecia vigeva la democrazia diretta, il popolo esercitava direttamente il potere e si riuniva in un agorà (piazza) e parte di quel sentimento sopravvive anche nelle democrazie rappresentative attuali.
“…mi chiedevo quanto dev’essere stata dura per loro (Mario Cervi e Gian Galeazzo Biazzi Vergani, ndr) portare avanti, attraverso anni di piombo, il diritto di esprimere liberamente le proprie idee. E poi mi sono chiesto se è possibile che non sia ancora finita.
No che non è finita (in relazione allo stato in cui versa attualmente la nazione Italia, non riguardo a ciò che pensa lei)
A me sarebbe piaciuto solo presentare il libro, e invece sono tornato al Giornale scortato dalla Digos. È stata una banale aggressione. O una violenta intimidazione. Mettetela come volete.
Mettiamola, da parte, per fine post.
Sommessamente sono convinto che uno Stato che non forma bene le nuove generazioni sia destinato all’inevitabile declino.
Ma la scuola dovrebbe formare o Informare? questa non l’ho mai capita.
In ogni caso questa affermazione non fa una grinza, sempre che il “bene” che intende lei sia il bene comune nazionale non il “bene secondo Tizio/Caio/Sempronio”
Mi piacerebbe parlarne, anche con chi ha proposte, soluzioni o visioni del mondo diverse dalle mie. A me non fanno paura le idee altrui. A loro, evidentemente, sì.
Ci credo (a loro).
“…gli studenti accettano una formazione scadente in cambio di minore severità;”
Ha ragione, queste private sono veramente uno scandalo.
Sarà sempre peggio. Non c’è tempo da perdere, bisogna intervenire.”
Questo lo pensavano i manifestanti, ne sono certo.
i talebani cattedra&gessetto lo considerano un «libro proibito». Li costringe a pensare. E loro non sono più abituati a pensare. Si accontentano di urlare.”
Ma a loro, ne sono certo, piace anche parlare pacatamente faccia a faccia (quel che manca a volte negli interventi in tv di alcuni politici nostrani, il contraddittorio) ma sa, quando il bicchiere è colmo capita trabocchi, e la linda bianca tovaglia si macchi.
Ma non è vero che non sono riuscito a dire neanche una parola. Una gliel’ho detta. Ho detto nel microfono che sono dei fascisti. Lo rivendico: sono fascisti rossi, squadristi dello sfascio, manganellatori verbali.”
Io direi probabilmente varia gente esasperata, stanca della gentilezza deferente, degli applausi pilotati. Gente che ha dentro una rabbia per vari punti (magari non tutti) giustificata.
Ma, se questa è la sfida, sono sicuro che abbiamo già vinto. Sono riusciti a fermare una presentazione, non riusciranno a fermare il cambiamento.”
E’ una banale aggressione? O una violenta intimidazione? Mettiamola come vogliamo. Tanto il banco vince sempre. O quasi.

Nero variegato

Quanto non sopporto i gusti di gelato “variegati”
L’ho già detto? Boh?
Vabbè…

  • Sempre a proposito delle dubbie intenzioni della Guardia Nazionale, braccio del Partito UltraNazionalista Italiano, a Milano e Torino è stata aperta un inchiesta per indagare sul possibile reato di ricostituzione del disciolto partito fascista. Il min. dell’Interno Maroni afferma che l’intervento di privati cittadini secondo quanto stabilito dal decreto sicurezza non può avvenire ‘alla garibaldina’, e pare voler prendere le distanze da questa GNI; o forse vuole tirarsi fuori dalla boutade. In un post sul suo log, V.Zucconi si domanda se sia possibile avvertire i segni di un incombente regime populista-fascista: i commenti mostrano varie posizioni, dimostrando come sia sensato il pensiero che Anna Arendth ha espresso ne “La banalità del male” che a volte si compiano nefandezze senza rendersene conto, convinti di stare facendo il bene della nazione, essendosi dimenticati di pensare con la propria testa. Del resto, durante il regime di Hitler vi erano tre grandi gruppi di nazionalsocialisti: gli psicopatici che commettevano crimini godendone, travolti dal fanatismo nazionalista, coloro che obbedivano ciecamente o quasi agli ordini, e coloro che credevano in ciò che facevano; manco a dirlo quest’ultima categoria rappresentava il nazista perfetto.
    E a sorpresa il giorno dopo il mio ultimo post il quotidiano Il Giornale non ha postato in tono ilare secondo quanto da me prospettato, ma pure loro si sono mostrati scettici; si saranno messi d’accordo con Maroni? Vabbè vah, auguriamoci tutto il bene possibile; anche il luciferino La Russa ha presentato azione legale contro costoro per improprio utilizzo del simbolo dell’MSI, e con tutte queste prese di posizione contro la proposta del PNI difficile dubitare della buona fede (non impossibile, ma nulla lo è). Il mio parere è che si può essere vicini a un regime nostrano quando una persona di buon senso inizia a essere disgustato dalla propria patria; quando tanti lo sono, succede come in Iran? o piazza Tienanmen? Ho la sensazione che quei tanti rimangano pochi, ma ho sempre amato la storiella di Davide contro Golia.
  • Il picaresco Gheddafi ha levato le tende dal nostro paese (nel vero senso della parola); il summenzionato prolifico V. Zucconi in un altro post si rivolge giustamente a certi “crociati della democrazia da esportare e della cristianità da difendere” che hanno mostrato disappunto/sdegno quando Obama si è mostrato deferente nei confronti di Gheddafi, salvo poi annotare come anche il nostrano pres.del.cons. abbia tenuto simile comportamento.
  • Ultima, ma non per sdegno: In Iran ha vinto Ahmadinedjad, forse i numeri non saranno giusti fino all’unità, ma sostanzialmente una sua maggioranza ci sta, non che fosse troppo in dubbio; la novità è che c’e’ qualcuno che in Iran ‘osa’ ribellarsi (video): non dico faccia male, anzi, se si ritiene un regime sia liberticida si ha il diritto di manifestare il proprio sdegno, ma in paesi ove ‘esprimere una propria opinione dissonante dal tono costituito’ non è propriamente ben accetto, lamentarsi apertamente puo richiedere una buona dose di coraggio; vedi anche Piazza Tienanmen 20 anni giusti fa.
    Ci puo scappare il marasma, i manganelli, il ferito, il morto.
    La colpa di questo però è del fatto che tutta questa gente non se ne sta zitta e buona a casa propria. Dovrebbe? Non in un mondo ove diritti e doveri non sono equilibratamente assunti da tutti.
    Poi chiaro che le forze di informazione con la minuscola al servizio dei destinatari del malcontento tendono volentieri a utilizzare termini come “facinorosi” “personaggi pericolosi” “gente che spacca cose per diletto” sorvolando sulle notizie per dare spazio alle opinioni.
    Mica dobbiamo andare tanto lontano eh. Pure al G8 del 2001, secondo alcuni, i manifestanti NoGlobal “misero a ferro e fuoco la città” e un ragazzo morì (non venne ucciso) perchè tentò di assalire una jeep con un estintore; si sottace che il 90% dei manifestanti erano pacifici, quelli che facevano casino erano 3-4 deficienti in tutina nera, e che io posso essere un manifestante bravo buono e tranquillo nel 90% di cui sopra, ma se parte la scintilla di un disordine fra migliaia di persone, provino a spegnerla questi benpensanti che non stavano a Brignole quando le cose succedevano ma magari su una bella poltroncina di pelle Frau. A onor del vero c’e’ anche da dire che Carlo Giuliani ha subito post una sorta di processo di ‘martirizzazione’ un poco esagerato, ma questo è uno dei tanti incendi accesi dalle scintille di cui sopra, da tenere a bada.

Rifondazione Fascista?

Fa rima con Rifondazione Comunista, ed entrambi sono due ‘esperimenti’ da accantonare; a sinistra nostrana che comunismo c’e’ da rifondare? A destra ce ne sarebbe ma è vietato dalla costituzione, oltre che dal buonsenso.
Domani, 13 giugno, però, ci sarà nel contesto del meet dell’MSI l’inaugurazione delle ‘ronde nere’, anche dette ‘gruppi cittadini atti ad assicurare l’ordine et il decoro nonchè la promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni Italiane con particolare riferimento all’Impero Romano” (eh?) secondo quanto stabilito dal recente decreto sicurezza che prevede tra l’altro il “concorso di associazioni di cittadini non armati al presidio del territorio”.
Più si prova a scherzarci sopra, meno ci si riesce. Giuro, ci sto provando.
Del resto quando leggi del Partito Nazionalista Italiano, formazione che nascerà domani e di cui la Guardia Nazionale Italiana è il braccio paramilitare, proponimenti come “pena di morte per usurai, profittatori, politicanti” (-> chi ha idee politiche tese a minare l’ordine costituito?) oppure “creazione di un forte potere centrale dello Stato” (buttiamo il parlamento alle ortiche?), o ancora “il divieto di pubblicazione di giornali che contrastano con l’interesse della comunità e l’abolizione di tutte le organizzazioni e istituzioni che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale” (tutte le espressioni editoriali e i movimenti associativi contrari all’ordine costituito sono fuorilegge, vigeva durante il ventennio) a me di scherzare vien proprio poca voglia.
Ma pure andando a guardare la divisa d’ordinanza che sa tanto di già visto: con tutte le varianti di divisa d’ordinanza possibili proprio così’ la dovevate fare?
ronda
E a proposito di vestiario, si legge ancora “…ogni singolo componente del Partito Ultranazionalista Italiano, qualunque sia il suo incarico e senza disuguaglianza alcuna, deve sempre indossare il vestiario preposto ogni qualvolta vi sia la necessità di radunarsi con altri membri, sia in pubblico che in privato”
Perchè vestirsi tutti uguali sempre?
camicie-nere
Si ok proviamo a credere che i timori ispirati siano infondati, leggendo anche che “è una militanza civile volontaria disarmata e non violenta” e che l’aquila sia da ricondurre alla Roma Imperiale e la ruota solare/sole nero/svastica a 12 braccia ai Maya; ma c’e’ da dire che pure Mussolini dal 1923 al ’30 ha mantenuto una parvenza di democrazia; e la frase qua sopra continua con “agli ordini del Presidente Nazionale che ne diviene anche il Capo, al servizio della Nazione e dello Stato Italiano” (‘Spezzeremo le reni agli avversari!‘ si dica quel che si vuole, ma secondo me questa frase s’accosta a pennello a questi ragionamenti).
Gaetano Saya, il Capo del Partito, risponde ad alcune domande sull’argomento fascio affermando: “La Guardia Nazionale Italiana non c’entra niente con il fascismo. Io stesso non sono fascista. Sono di destra, sono un conservatore, un nazionalista: chiamatemi come volete, ma non sono fascista. Se fossi vissuto nel 1943 e avessi visto i fascisti che rastrellavano e fucilavano dei cittadini italiani mi sarei ribellato.”
Mi farebbe piacere crederle, anche se stento.
Il Presidente Nazionale M. Correnti, nel gruppo creato in Facebook afferma: “Si prega di astenersi con lo scrivere ‘camerati’ ecc ecc, comunque frasi e slogan tipici di altri tempi. Con questo – precisa Correnti – non vogliamo assolutamente dichiararci antifascisti, sia ben chiaro”
Chiarissimo.
Come è chiaro il comportamento di chi afferma “Adolf Hitler, fino al 1938, fu un importante statista: con lui non c’ era la disoccupazione di massa. Dopo degenerò in guerrafondaio e fu responsabile della disfatta del Reich.”
Oppure “Hitler è stato un personaggio che alcune circostanze hanno delineato negativamente”
Si potrebbe dire che un poco d’ordine nelle città male non fa, un po di rigore morale, poi con st’immigrati e certa gente che rema contro l’unità nazionale…Qui però è da badare attenzione. Un imbianchino austriaco la diede a bere sfruttando un momento psicologico particolare, seguito da gente che credeva nell’idea, gente che obbediva e basta, e gente che andava avanti senza porsi troppe domande.
Gli stèits sono usciti da grandi crisi con Roosevelt e Obama, l’Europa con Hitler e Mussolini.
Domani mi voglio immaginare un colonnino su Il Giornale che suona come: “Il governo Berlusconi dà prova di non essere solo chiacchiere come latrano i soliti comunisti e dà il via al progetto ‘ronde’ previsto dal recente pacchetto sicurezza: città più sicure per tutti.”
Solo loro ci potrebbero scherzare sopra.

P.s.
I 25 punti del 1920
Nazirock

Unico nel suo genere?

Si magari. Purtroppo certe idee hanno particolarità ben definite, ma la gente che abbraccia l’ideologia che le comprende puo essere tanta/troppa.
Questo per chiacchierare brevemente sulle varie onorificenze in ambito letterario attribuite al Venerabile Licio Gelli.
Un uomo che, a leggere alcuni giudizi della critica dal sito loggiap2.com/libri_poesie_gelli viene definito come una sorta di Vate (quasi quasi è ilare pari a Nonciclopedia):

”… Il poeta Licio Gelli è indubbiamente una delle voci più alte della poesia italiana”.
”…Esaminate le opere poetiche di Licio Gelli, lo consideriamo uno dei maggiori esponenti della poesia europea”.
”… Il poeta Licio Gelli è un grande artista raffinato e le sue poesie infondono speranza, fede e vitalità al genere umano. Egli dà forza alla gente disperata, richiamandola ad amarsi e riconsiderare gli antichi valori dell’umanità”

Amarsi o aRmarsi? Boh vabbè, in ogni caso m’e’ venuto da delirare pensando a un recentissimo caso: nell’ambito di un concorso letterario organizzato da un ente di Ostia, che dà nome all’omonimo premio, è stato deciso di attribuire un onorificenza al suddetto Venerabile “a titolo esclusivamente personale per il volume “DIZIONARIO POETICO”, edito da ACAR edizioni di Amos CARTABIA; un’opera di oltre 1500 pagine e per questo unica nel suo genere.”
Curioso metro di giudizio…
Si ok uno che ha scritto tutta una pappardella simile sarà degno di esser candidato pure al Nobel, però non è che “Si sta come d’autunno sugl’alberi le foglie” è un emerita cazzata.
Mi vien da domandarmi: si vuole onorare (termine non casuale) il Gelli poeta o l’altro? E chi, saputo che nella tot. occasione/loco ci sarà questa premiazione ed interverrà, applaudirà il Gelli poeta o l’altro?
Misteri che solo Voyager saprà svelare.

Lo chiamavano

Breve commentuccio alla tornata elettorale: chiamatemi ancora ‘voto di protesta’ ‘voto disperso’ ‘voto inutile’ quello all’Italia dei Valori di Di Pietro con l’8%.
Però bisogna nominare così anche l’Udc col 6.5%, anche se forse si offendono (a ragione, lo sbarramento sta al 4%)
E a proposito di percentuali, fra le tante dette e ridette ho colto un affermazione: “In Italia, contrariamente allo scenario europeo, quasi nulla affermazione della destra xenofoba: Forza Nuova non supera l’1%”
Mmm io la metterei su un altro piano; buttiamo sul tavolo anche il risultato della Lega Nord, si ok non è la destra xenofoba del fu Hayder però…
Ora cominciano i balletti di titoli su vari quotidiani “Sconfitta delle sinistre” che han preso pochi voti in generale (giusto) su stampa variegata;
su stampa di sinistra “Calo dei consensi nel Popolo delle Libertà, lontano lo sfondamento del 40%”: eh ogni verde germoglio è buono per far festa.
Ok che Di Pietro in Eu poteva anche aderire al grande blocco socialista anzichè a un gruppuscolo più insignificante, e forse questo risultato avrebbe amplificato ancor più il successo, ma prendiamolo come un insegnamento per il futuro.


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